Viene istituita nella Capitale una nuova figura istituzionale, con il compito di gestire le problematiche dei cittadini con disabilità. L’abbiamo raggiunta per farci spiegare il suo ruolo e i suoi obiettivi
Andrea Venuto, noto ai più informati per il suo lavoro di giornalista – recentemente ne avevamo tracciato il profilo nella rubrica La Carica dei 104 – è il primo disability manager del Comune di Roma. Si tratta di una figura nuova e con incarichi volti al benessere della cittadinanza con disabilità. Ed essendo lo stesso Venuto una persona disabile, è sembrato naturale conferire questo incarico a chi conosce la materia da vicino. D’altronde, la nomina non è stata un fulmine a ciel sereno: “Vengo da circa nove mesi da amministratore – ci racconta -, sono stato Assessore alle Politiche Sociali del XII Municipio (Monteverde). Il passaggio a Roma Capitale è stato naturale evoluzione nel momento in cui si è palesata l’esigenza di prendere in mano la questione accessibilità, nell’accezione più ampia del termine, rimasta indietro per oltre trentacinque anni nella Capitale”.
Con quale spirito affronti l’incarico che ti è stato assegnato?
“Sicuramente con grande senso di responsabilità verso tutti quei cittadini romani che da anni vivono sulla pelle un grande disagio. È la prima volta che una città così grande si dota di una figura che vada oltre le solite ‘deleghe politiche’.
Ma cosa fa un disability manager?
“Il mio è un vero e proprio ruolo manageriale, che svolgerò a stretto contatto con la Sindaca, la Giunta ed il Consiglio. Bisognerà prima capire quali sono le aree di intervento che necessitano di un intervento urgente, per poi andare ad intervenire coinvolgendo nell’azione specifica l’assessorato competente. La novità sta tutta qui: non sarò io che interverrò direttamente sulla questione in oggetto, ma l’assessore competente che, su impulso ed analisi del Disability Manager, potrà intervenire progettando, pensando ed agendo in un’ottica di universal design”.
Ti sei già dato delle priorità? Quali sono le emergenze di Roma su cui intendi intervenire?
“Le priorità le capiremo in queste prime settimane, ma ci sono sicuramente degli aspetti che meritano un’azione immediata. I trasporti, quello dedicato alle persone con disabilità manca di un regolamento da molti lustri; l’assistenza, con le liste d’attesa municipali che traboccano di utenti che non sono più visti come persone ma come ‘domande protocollate in attesa di risposta’; tutta la parte inerente le Consulte sulla disabilità, che vogliamo riportare al centro dell’azione di programmazione degli interventi; la questione dei Gravissimi… Abbiamo iniziato già a lavorare su questi temi insieme alla Giunta e ai Consiglieri della Commissione Politiche Sociali, presto verranno strutturate le prime azioni concrete. C’è poi tutto il tema dei Piani per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche, che va affrontato. Roma ha in tal senso solo una delibera del 2014, totalmente disattesa e piena solo di buoni propositi, che non permette di mettere in campo azioni concrete. Sarà una grande sfida affrontare questo argomento, ma sicuramente con alle spalle tutta l’Amministrazione capitolina si potrà finalmente rendere vivibile per tutti questa città”.
Articolo di Manuel Tartaglia