“La Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme.” (Guido Piovene)
Terra aspra, forte e di rudi contrasti, la Calabria rivela mille facce. Non solo acque limpide e trasparenti, spiagge di sabbia quasi desertica e scogliere, cibi succulenti, ma anche montagne e foreste maestose, fiumare, ampie vallate ed aree archeologiche che rievocano la sua storia e i popoli (Greci, Romani, Arabi, Normanni, Angioini, Borboni, Spagnoli, Francesi) che qui hanno vissuto influenzandone l’anima e dando vita a quella ineguagliabile polifonia culturale che contraddistingue il territorio calabrese, non senza ambiguità e contraddizioni. Vasto e ricco è il patrimonio materiale e immateriale di questa regione: dai maestosi Bronzi di Riace alle tele di Mattia Preti, dalle vaste aree archeologiche alle opere di Umberto Boccioni e Mimmo Rotella, dagli incantevoli centri storici ai luoghi della cultura, dall’arte della ceramica agli oggetti in rame, dalla scultura in legno ai filati, dai cortei storici agli antichi cerimoniali religiosi, senza dimenticaere le suggestive rievocazioni storiche e le imperdibili sagre.
Non solo mare. Il valore naturalistico di un territorio che ha da offrire molto è testimoniato dall’istituzione dei tre parchi nazionali del Pollino, della Sila e dell’ Aspromonte.
La Calabria confina a nord con la Basilicata ed è bagnata ad ovest dal Mar Tirreno, ad est dal Mar Ionio, a nord-est dal golfo di Taranto e a sud-ovest è separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina. Pur essendo circondata da circa 800 Km di coste, presenta un territorio prevalentemente collinare (49,2%) con ampie zone montuose (41,8%). Tra le principali catene montuose si ricordano: il gruppo del Pollino, con La Serra di Crispo a Nord (2053 metri), la Serra del Prete (2180 metri) ad ovest, il monte Pollino (2248 metri) a sud e il Dolcedorme (2267 metri), la vetta più alta del territorio; la Sila, con i suoi cinque laghi dalle acque di color azzurro tenue e le sue alte vette, come il Botte Donato (1928 metri); la zona delle Serre, con cime non molto alte (monte Pecoraro, 1423 metri); e l’Aspromonte, con le sue zone inaccessibili che si alternano ad altre popolate e coltivate. Le uniche zone pianeggianti della regione sono: le Piane di Sibari, di Lamezia (la più grande della regione) e di Gioia Tauro. La flora tipica si caratterizza per la presenza dei “pini loricati”, dalla corteccia a pelle di serpente e giunti qui dalla penisola balcanica, del larice silano, di abeti, in passato tanto prediletti dai romani per la costruzione delle navi, di castagni, di querce e di ulivi argentei. La fauna della regione si caratterizza per la presenza di animali quali: il lupo (in Sila), il falco, il cinghiale, l’istrice, il capriolo, la volpe, il tasso, la lontra, la puzzola, il ghiro, la martora, uccelli di ogni specie e pesci d’acqua dolce come la trota e l’anguilla. Un particolare richiamo va fatto oltre che ai funghi, particolarmente abbondanti, come il cosiddetto “rosito”, l’ovulo, il fungo “ardito” della specie dei “boleti” o porcini anche alle piantagioni di nocciole di Cardinale. Il “Parco Nazionale di Calabria” è costituito dalle più belle foreste demaniali della regione ricadenti nelle province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria: il Parco Nazionale dell’Aspromonte, della Sila e del Pollino. I golfi della regione sono: il golfo di Sibari; di Sant’Eufemia, situato sulla costa tirrenica; di Squillace, situato sulla costa ionica; e di Gioia Tauro, situato sulla costa tirrenica.
Andrea Desideri vi porterà in Calabria nel nuovo appuntamento con “Ai Confini del Mondo”, sempre in diretta sul nostro sito, a partire dalle 15.30.
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