Saliamo a bordo di una nave da crociera e scopriamo quanto sia accessibile dalle parole di Cristiana e Massimiliano, due veri esperti di questo mondo
Cristiana ha quarantatré anni, è impiegata comunale, adora il nuoto, i computer e la lettura. A casua della sua disabilità motoria, si muove su una carrozzina elettrica.
Massimiliano ha quarantacinque anni. Come lei è di La Spezia. In questo momento è disoccupato.
Anni fa, frequentando le stesse amicizie, Cristina e Massimiliano si sono conosciuti. Ancora lo ricordano, nel loro racconto, quel pomeriggio a ridere e scherzare, dopodiché da cosa nasce cosa ed eccoli prima fidanzati e infine sposati. Li incontriamo a bordo di una nave da crociera, la Diadema, ammiraglia della flotta Costa, mentre fanno merenda in uno dei ristoranti della nave. Si vede che di crociere hanno esperienza, infatti con disinvoltura passano da un ambiente della nave all’altro, finché raggiungiamo un luogo tranquillo, la biblioteca di bordo, per poter svolgere la nostra intervista su questa modalità di turismo.
Cristiana, voi siete dei veri e propri veterani delle crociere. Quante ne avete fatte?
“Questa per noi è la sesta. Ci siamo sempre trovati molto bene”.
Come è nata questa passione?
“E’ un’idea che è venuta a tutti e due. La prima volta siamo andati in una agenzia di viaggi e ci siamo lasciati consigliare. Contenti di quella esperienza, l’abbiamo ripetuta molte altre volte ed eccoci qui”.
In giro per la nave ho notato la presenza di tanti passeggeri con disabilità…
“Certo, perché non solo l’ambiente è molto comodo, ma ci sono anche delle ottime agevolazioni sul prezzo: la persona disabile più il suo accompagnatore sono tenuti a pagare un solo biglietto (che comprende l’utilizzo della cabina e i pasti, mentre le eventuali escursioni vanno pagate per intero). Devo dire che in questo la Costa Crociere è impeccabile”.
Quanto vi è costato, quindi, quest’ultimo viaggio?
“Parliamo di un totale di 1.100,00 euro per una crociera nel Mar Mediterraneo della durata di una settimana”.
Parliamo di accessibilità. Pro e contro della cabina?
“Questa nave è dotata di molte cabine per passeggeri disabili, noi ovviamente chiediamo una di quelle, che sono più spaziose e dentro ci si muove agevolmente. Purtroppo credo che non ce ne siano di accessibili con il balcone, mi sarebbe piaciuto provarne una, ma da quello che ho visto hanno le porte piccole e non riuscirei a passarci con la mia carrozzina. Va comunque benissimo questa. Anche il bagno è molto spazioso e funzionale”.
Cosa possiamo dire, invece, degli altri ambienti della nave?
“Ristoranti, discoteche, teatro… Sono tutti accessibili. E non parlo solo della Diadema, ma di tutte le navi su cui sono stata finora”.
Massimiliano, il personale di bordo collabora?
“Ci trattano molto bene. Sono sempre attenti alle nostre richieste. Se serve aiuto per mia moglie sono subito dispobili, infatti ci aiutano la mattina per fare gli spostamenti dalla carrozzina alla doccia e viceversa”.
E’ un servizio che avete richiesto prima di partire?
“No, lo abbiamo chiesto direttamente qui in nave, non c’è stato alcun problema e non ci sono stati chiesti costi aggiuntivi. Di certo daremo una mancia alla persona che ci sta aiutando”.
Siete riusciti a fare le escursioni?
“Scendiamo sempre quando la nave si ferma in qualche porto, ma non possiamo fare le escursioni di Costa perché i pullman che utilizzano non sono attrezzati. Allora ce le organizziamo da soli, anche perché i trasbordi sono facili e spesso le città che visitiamo hanno mezzi pubblici in cui si può viaggiare in carrozzina”.
Se volessimo muovere qualche critica o dare qualche consiglio allo staff di Costa Crociere, cosa direste?
“Dovrebbero fare qualcosa per rendere accessibili anche le piscine. Ci vorrebbero dei sollevatori sia lì che in bagno”.
In conclusione, vi sentite di consigliare questa esperienza ad altre persone con disabilità?
“Certo, assolutamente!”.
Articolo di Manuel Tartaglia