Nuovo appuntamento con i volontari Sve in servizio alla Uildm Lazio
Il nostro comportamento, il nostro modo di pensare, la nostra percezione non rappresentano aspetti della natura umana, ma sono determinati dalla cultura. L’identità culturale o ambientale giocano un ruolo fondamentale nella formazione della persona. Accetare la diversità ed essere consapevoli che gli altri possono essere diversi richiede esperienza e, a volte, sforzi personali.
Formare una coscienza e un’opinione della propria eredità culturale e far comprendere che non esiste una cultura intrinsecamente migliore delle altre sono alcuni degli scopi di molti progetti giovanili indetti dall’Unione Europea, portatrice di per sé di decine di culture diverse. Il Servizio Volontario Europeo è uno dei progetti di mobilità giovanile che fa uscire dalla propria “zona di comfort” per sperimentare un’altra cultura ed un’altra lingua. Più che altro, il lavoro del volontario in ambito sociale all’estero stimola una riflessione non solo sulle diversità culturali, ma anche sulla diversità delle singole persone nella società.
Nel nuovo appuntamento con Un Anno di Volontà approfondiamo il tema dell’apprendimento culturare e linguistico, raccontando i punti di vista di persone provenienti da quattro paesi diversi, che si trovano a vivere e sperimentare la diversità in Italia. Al microfono Elena Krivunda dall’Ucraina, Veneziana Panagiari dalla Grecia, Dorotia Eros dall’Ungheria e Juan Sebastian Garcia Rodriguez dalla Spagna.
La nuova puntata di Un Anno di Volontà è in diretta su Radio FinestrAperta martedi 8 novembre alle 11:30; in replica i martedì successivi alla stessa ora.