Arriva SPOT My TRIAL, uno strumento per orientarsi tra gli studi clinici presenti nel territorio.
Un aspetto fondamentale della medicina moderna è rappresentato dagli studi clinici. Senza la sperimentazione, non avremmo la possibilità di avanzare nei campi della riabilitazione, della cura e della prevenzione. Gli studi clinici – o “trial”, come vengono definiti in inglese – hanno il compito di verificare se un certo tipo di cura può essere davvero efficace. Lo fanno seguendo regole rigide, che non lasciano campo all’approssimazione, e lo fanno seguendo degli standard di sicurezza che garantiscono una percentuale di rischio molto bassa. Tutto questo grazie alle leggi che normano il campo e al controllo dei comitati etici che vigilano sulle sperimentazioni ufficiali.
A proposito delle continue notizie che vengono pubblicate, ci preme soprattutto ribadire che il primo interlocutore per la persona con una patologia – neuromuscolare o di altro tipo – resta il centro clinico e gli specialisti che la hanno in carico. Nel caso specifico di una distrofia muscolare, per esempio, prima ancora di valutare di sottoporsi ad un qualsiasi trial, è bene consultare il proprio medico, la Uildm e la sua Commissione Medico-Scientifica, composta da accreditati professionisti in grado di valutare i rischi e i benefici del singolo caso.
Fatta questa doverosa premessa, segnaliamo un nuovo strumento offerto da Merck, una delle più grandi aziende mondiali nel settore della salute. Si chiama SPOT My TRIAL ed è disponibile sia in versione web all’indirizzo www.spotmytrial.it, che in versione app per smartphone e tablet, rivolto a chi è affetto da una qualsiasi patologia. Immaginiamo, per esempio di avere il diabete: grazie a SPOT My TRIAL potremmo sapere chi e dove, in questo momento, sta conducendo studi clinici sul diabete ed è alla ricerca di partecipanti; a quel punto non ci resterebbe altro che candidarci per partecipare alla sperimentazione.
Il sito web ha un aspetto semplice e la consultazione è molto rapida. Basta cliccare su “Cerca il mio studio”, inserire il nome della malattia interessata, specificare il proprio sesso e la fascia d’età, indicare il paese (Italia o altre nazioni) e procedere cliccando su “Cerca”. Attenzione, però, perché i risultati verranno mostrati in inglese, anche se gli studi si svolgono in Italia; l’inglese è la lingua tradizionalmente usata nel mondo medico e quindi bisognerà armarsi di pazienza per tradurre i risultati. Bisogna inoltre considerare che non necessariamente tutti i trial esistenti sono qui riportati, quindi, ancora una volta, ribadiamo che il proprio centro clinico di riferimento deve rimanere il primo interlocutore del malato.
Completano il sito – e l’app – una sezione video esplicativa sull’importanza e il significato dei trial e una sezione informativa con i diritti del malato e la normativa che lo tutela.
Articolo di Manuel Tartaglia