Nel 1985 un film dalla discreta fama rendeva possibile i viaggi nel tempo grazie al potenziamento di una DeLorean. La tecnologia di uno dei protagonisti, un certo Emmett “Doc” Brown, permetteva ad un altro personaggio centrale della storia, un Marty McFly qualsiasi, di trovarsi nel passato e nel futuro in qualunque momento.
Con grande rammarico, ancora oggi l’incognita dei viaggi temporali rimane tale. Ma la tecnologia ha fatto enormi passi da gigante e molte volte se ne è sentita la presenza nel mondo del sociale.
Miguel Nicolelis è un neurobiologo brasiliano. Il suo lavoro consiste nello studio del sistema nervoso e dei suoi vari collegamenti nel corpo umano. Lo studio di Nicolelis è arrivato a creare il progetto “Walk Again”, grazie anche all’aiuto della Duke University. Dove sta la particolarità di questa idea? Innanzitutto Miguel ha dato il via alla costruzione di un marchingegno in grado di far camminare una persona in carrozzina. L’obiettivo infatti è la costruzione di un esoscheletro in grado di recepire i comandi neurologici del cervello e permettere così all’impianto di far camminare chiunque abbia in dotazione questa tecnologia. Inoltre, il lavoro compiuto sarà disponibile sotto gli occhi di tutti: l’iniziativa di Nicolelis infatti vedrà luce ai Campionati Mondiali di Brasile 2014, quando un bambino scelto dall’Associazione per l’assistenza ai bambini disabili (AACD) scenderà in campo per dare il calcio d’inizio della partita d’apertura della manifestazione Brasile – Croazia del 12 Giugno.
E se non si dispone di un laboratorio ultra tecnologico? Tranquilli, ci pensa mamma. “Upsee” infatti è l’invenzione di Debby Elnatan per suo figlio Rotem: la rivoluzionaria apparecchiatura consiste in una cintura di sostegno grazie al quale il bambino è agganciato al genitore; l’imbracatura sorregge i figli, i quali possono quindi camminare insieme ai propri genitori. L’invenzione fa-da-te è stata notata dalla Leckey, un’azienda dell’Irlanda del Nord, la quale ha deciso di lanciare sul mercato.
Forse non possiamo viaggiare ancora per il tempo, ma per il momento due passi nel presente li possiamo fare.
[...] tempo fa su queste righe avevamo parlato del progetto che si cela dietro il disabile con esoscheletro celebrale, ma ve lo [...]