Sono aperte le adesioni per i gruppi di auto mutuo aiuto per persone con disabilità fisica. Intervistiamo la facilitatrice Maura Peppoloni
A partire dal prossimo 20 marzo 2019 partiranno i gruppi tematici di auto-mutuo-aiuto promossi dalla Uildm Lazio onlus e co-finanziati della Chiesa Valdese rivolti alle persone con disabilità fisica. Il progetto denominato “Inclusione sociale delle persone con disabilità neuromuscolare: in viaggio verso la libertà”, affronta tre argomenti quali l’autonomia, la sessualità e affettività e la residenzialità e vita indipendente. Incontriamo la dott.ssa Maura Peppoloni consulente alla pari e facilitatrice dei gruppi.
Cosa è un gruppo di auto-aiutoaiuto?
“I gruppi di auto mutuo aiuto nascono per favorire la crescita e lo sviluppo personale ed aiutare la persona con disabilità a prendere il controllo della propria vita. Il gruppo è composto da persone adulte con diverse disabilità fisiche ed un facilitatore, consulente alla pari, anch’esso con disabilità. Questa proposta di aiuto permette alla persona che partecipa di incontrare altre persone che sono nella stessa sua condizione in modo da confrontarsi su vissuti simili, strategie e soluzioni. Ogni membro è un soggetto attivo, in grado di essere aiutato ma anche di aiutare l’altro con ascolto e condivisione”.
Che differenza c’è tra un gruppo di auto aiuto e una psicoterapia?
“I gruppi di autoaiuto non sono gruppi psicoterapici ma rappresentano un potente strumento di supporto. Perché si possono apprendere modalità alternative nel fronteggiare un problema da chi ha avuto esperienze simili. Il ricorso all’ “esperto” che sia uno psicologo, un assistente sociale o un educatore, può essere integrato dall’aiuto reciproco di chi vive quotidianamente una condizione o un problema. Così come chi partecipa ad un gruppo, se ne dovesse sentire il bisogno, può ricorrere ad percorsi individuali di psicoterapia o chiedendo consulenza ad un Servizio Sociale”.
Che tipologia di Gruppi stanno partendo a Roma presso la UILDM Lazio?
“I gruppi si differenzieranno nell’affrontare alcune specifiche tematiche, anche se obiettivi metodologia e approccio saranno molto simili: spezzare l’isolamento, raccontarsi le proprie esperienze di vita, scambiandosi informazioni e soluzioni, e condividendo difficoltà e conquiste perché “Tu solo ce la puoi fare, ma non ce la puoi fare da solo”.
- Il gruppo “autonomia” partirà il prossimo 20 marzo, dalle 15.00 alle 17.00 ha come obiettivo quello promuovere la “maturazione” della coscienza dei diritti nelle persone con disabilità, lo sviluppo della vita indipendente attraverso un processo di crescita personale, una reale consapevolezza e ad una conseguente attivazione di risorse, servizi e di interventi che migliorano la qualità della vita.
- Il gruppo “residenzialità e vita indipendente” partirà il prossimo 27 marzo, dalle 16.30 alle 18.30, affronta il discorso dell’assistenza che spesso non risponde alle vere esigenze della persona. La residenzialità intesa come possibilità di condivisione, partecipazione e collaborazione nell’organizzazione degli spazi, tempi e personale di assistenza. Questo percorso è rivolto a chi è già in grado di poter fare delle scelte in modo autonomo, indipendentemente se si vive in famiglia o meno.
- Il gruppo “sessualità e affettività” partirà il prossimo 3 aprile, dalle 15.00 alle 17.00, vuole rompere il silenzio anche tra noi persone con disabilità, che c’è sul tema del sesso e l’affettività. Questo è un reale spazio di confronto per discutere, riflettere e informare sulle tematiche che riguardano l’affettività in generale e la sessualità in particolare utilizzando il gruppo dei pari come strumento di confronto e di rispecchiamento d’esperienze, di sostegno e di raccordo delle fantasie e dei quesiti individuali”.
Come è possibile partecipare?
“Chiunque abbia una disabilità motoria può partecipare gratuitamente, a uno o più gruppi, grazie al progetto ‘Inclusione sociale delle persone con disabilità neuromuscolare: in viaggio verso la libertà’, co-finanziato dalla Chiesa Valdese, che mette a bando le risorse economiche del 8×1000 in progetti di utilità sociale come questo di Uildm”.
Per adesioni e informazioni: maura.peppoloni@uildmlazio.org – Tel. 06 66048870.
Articolo di Massimo Guitarrini