Sono tanti gli ambiti in cui il ricorso alle tecnologie assistive porta a brillanti risultati, come evidenziato dai relatori della conferenza internazionale Atad 2019
Atad, seconda edizione. Il 19, 20 e 21 settembre si è svolta, presso l’Università Pontificia Salesiana, la seconda edizione di Atad (Assistive Technology And Disabilities), una conferenza internazionale sullo sviluppo e la valutazione di nuovi programmi basati sulle tecnologie assistive, in cui i maggiori esperti e ricercatori hanno presentato le innovazioni in questo campo. L’evento è stato reso possibile da una serie di enti promotori, in primis la Lega del Filo d’Oro, che da anni crede nell’importanza dell’utilizzo della tecnologia a favore delle persone con disabilità plurime.
Tecnologia e disabilià. Il tema della conferenza – tecnologie assistive e disabilità – è stato sviscerato da esperti italiani e stranieri, che hanno evidenziato i vantaggi dell’utilizzo di soluzioni tecnologiche nella riabilitazione di soggetti disabili. La tre giorni era rivolta agli addetti ai lavori, medici, educatori, ricercatori; la seconda giornata, in cui FinestrAperta.it era presente, era aperta anche alla stampa.
Soluzioni per l’autonomia. Dai vari interventi è emerso che la tecnologia, opportunamente sfruttata, può diventare uno strumento per raggiungere la Vita Indipendente, facilitare l’inclusione delle persone con disabilità e migliorare la qualità della vita loro e di coloro che se ne prendono cura. Permette ai professionisti della riabilitazione di operare con maggior efficacia, ai pazienti di aumentare il proprio grado di autonomia, ai caregiver familiari di alleggerire la pressione del proprio lavoro di cura.
Il programma, ricco di interventi, ha visto alternersi sul palco esperti italiani e stranieri, che hanno incentrato l’attenzione su specifici ambiti di competenza, dall’utilizzo dei robot nella riabilitazione agli smartwatch come ausilio per ragazzi con autismo.
Parola d’ordine ricorrente nei vari interventi: “Mindfulness”, ovvero “Consapevolezza”. Essere consapevoli non solo dei propri limiti, ma delle proprie possibilità e dei propri diritti, è il primo passo verso l’autodeterminazione.
Margini di miglioramento. La conferenza internezionale Atad è solo alla sua seconda edizione, ma si sta confermando come un appuntamento importante e prestigioso, che ci si auspica risolva alcuni aspetti legati proprio alla fruizione della stessa da parte delle persone con disabilità. Pur essendoci stata, infatti, la traduzione simultanea degli interventi dei relatori in italiano e in inglese, non era presente quella in lingua dei segni; la sala e lo spazio per consumare le pause erano raggiungibili dai partecipanti in carrozzina (l’unico presente, per la precisione, il sottoscritto) solo dopo aver fatto un lungo percorso alternativo esterno alla struttura dell’Università Pontificia Salesiana; era assente, infine, il bagno adattato.
Articolo di Manuel Tartaglia