Ove esistano situazioni di fragilità o disagio, a svolgere un grande lavoro e a sobbarcarsi gli oneri di tali fragilità è spesso la famiglia. Essa infonde sicurezza, fiducia e vita. Sono tanti gli esempi – raccontati anche nei nostri servizi – in cui si evince la forza che una famiglia può trasmettere e la voglia di non farsi schiacciare da una situazione complessa.
Lo si è raccontato più volte, attraverso storie simili tra loro ma dai risvolti diversi. Padri e madri che non si fermano di fronte alle situazioni più dure e che rendono semplice ciò che per molti viene visto come una tragedia.
Maria Rita è conosciuta in internet come la madre di Cristian, ragazzo di venticinque anni di Olbia, che vive da dieci in una stato vegetativo. La donna ha postato su un sito web il video di suo figlio in preda a dolori sconosciuti, a cui i medici non hanno saputo dare spiegazione. “Altrimenti che lo butti suo figlio, in fin dei conti per la sanità è solo un peso”, si sente dire Maria Rita dagli stessi medici. Ma lei non ci sta e, con una lettera allegata al video, spiega al mondo intero che non bisogna smettere mai di lottare per i propri figli, in qualunque condizione essi siano.
Anche in situazioni di complessità geografiche, come nel caso di Yu Xukang, padre di Xiao Qiang, bambino disabile di dodici anni. Divorziato dalla moglie, Yu non vuole far mancare al figlio il diritto allo studio: così ogni mattina parte dalla lontana cittadina di Yibin (nella Cina Meridionale) e, con un cesto sulle spalle, porta Xiao alla scuola più vicina, distante 18 miglia: circa due ore di cammino. Un grande esempio di come ogni difficoltà, nella complessità, possa essere superata.
Gli esempi degni di nota a volte arrivano dagli stessi figli. Antonia Chiara Sardicchio ha scritto il libro Madri… Voglio Vederti Danzare, nel quale racconta il suo rapporto con la figlia Serena, bambina con grave ritardo mentale. “Io la chiamo arte della lamentazione: è la postura di chi rimane fermo davanti ai problemi. Immobile, non fa altro che piangersi addosso. Poi c’è l’arte della benedizione: è la forza di chi, davanti a una disgrazia, la ribalta a proprio favore. Io sono passata dalla prima alla seconda grazie a Serena”. Per molti genitori, è sempre difficile accettare la complessità di una situazione come quella della disabilità dei propri figli. Lo è stato anche per Antonia Chiara. Quella realtà, però, è messa in discussione dall’insegnamento più importante che sua figlia le ha saputo dare: “Ma poi vidi la sua felicità, felicità per tutto quello che la circonda, felicità per essere viva. Ho imparato da lei e posso assicurare che, senza di lei, non sarei felice come lo sono ora”.
La complessità superata dalla forza della famiglia. Padre e madre come punti di riferimento per abbattere diverse barriere, fisiche e mentali.