Oggi, 3 Dicembre, è la Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità 2014. L’obiettivo di questa giornata, istituita dall’Onu, è quello di promuovere la tutela e l’integrazione lavorativa e sociale delle persone disabili. Il tema dell’International Day of Persons with Disabilities 2014 è la tecnologia scelta come strumento fondamentale per aiutare e facilitare la partecipazione alla vita sociale delle persone portatrici di disabilità. La tecnologia dunque come arma per favorire l’inclusione sociale delle persone disabili, per consentire loro più facilmente di avere un lavoro, per dar loro una migliore assistenza. Si sottolinea l’importanza del ruolo della tecnologia, che “nel corso della storia umana ha sempre influenzato il modo in cui le persone vivono” e che oggi diventa cruciale per lo stesso futuro di oltre un miliardo di persone del mondo che vivono con una qualche forma di disabilità.
Numerosi eventi e iniziative sono previste per celebrare la ricorrenza. In Italia la principale di queste è organizzata dal Governo, con una conferenza dal titolo: “La sfida per l’inclusione: il futuro delle persone con disabilità”, che viene ospitata da Palazzo Chigi. Alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, una delegazione di rappresentanti delle persone con disabilità ha portato le istanze del settore. Un’iniziativa che ha visto anche la presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, questa mattina, ha partecipato alla giornata organizzata dai ministeri della Salute, del Lavoro e dell’Istruzione, in collaborazione con Fish e Fand. “Le riforme – ha detto – hanno senso se nella vita quotidiana i cittadini toccano con mano il cambiamento: nel settore dell’attenzione agli altri, si gioca una grande parte della credibilità della classe politica. In particolare – ha aggiunto – ci giochiamo la faccia sulla riforma del terzo settore, che credo andrà in aula a febbraio”.
Integrazione socio-sanitaria, Lea e nomenclatore: le priorità di Lorenzin, Ministro della Salute. “Un’occasione per fare insieme il punto sulle cose fatte e sulle tante da fare – l’ha definita la ministra – Abbiamo una legislazione tra le migliori, ma anche un gap tra la normativa e la pratica quotidiana di famiglie e operatori. Il Paese è frammentato tra l’assistenza sanitaria e quella sociale: su questo dobbiamo focalizzarci. Abbiamo creato un modello – ha detto ancora Lorenzin – che prevede la distinzione tra ospedale e territorio: quest’ultimo deve diventare luogo accogliente per i tanti livelli di disabilità”.
La ministra ha quindi ricordato i “passi avanti compiuti recentemente, a partire alla ricerca della diagnosi precoce, tramite percorsi formativi per medici e studenti universitari. C’è una sensibilizzazione in corso – ha detto la ministra – anche grazie al Programma di azione biennale, che dobbiamo assolutamente realizzare. A partire proprio dall’integrazione socio-assistenziale, con un sistema di accesso unico ai servizi. Ci sono modelli ancora difficilmente accettabili come la certificazione da ripetere periodicamente, anche in caso di malattie croniche conclamate. La burocrazia incide, in modo anche umiliante, sulla vita delle persone e delle famiglie”.
Il 3 dicembre, quindi, non solo una ricorrenza ma una giornata di contenuti e programmazione, un momento di riflessione per fare il punto sulle problematiche relative al sociale e ragionare sul futuro. L’attenzione della politica in questa giornata è sicuramente un segnale positivo che auspichiamo rimanga vigile per tutti i giorni dell’anno oltre la ricorrenza.
Fonte: Superabile.it